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La prima esibizione in tv di Frank Zappa

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Per gli americani era una serata come tante quel 14 marzo 1963. Da pochi giorni era uscito il primo fumetto di SpiderMan, al cinema spopolava il primo film di 007, il presidente degli Stati Uniti era Kennedy ed il mondo era preoccupato per quello che stava accadendo a Cuba.

C’è da immaginarsi che quella sera, gran parte degli Americani aveva da poco finito di cenare, si era sdraiata sui loro divani ed avrà accesso la televisone per seguire lo “Steve Allen Show“. Questo programma era un antesignano degli odierni talk show e dei programmi serali (Late show). Veniva condotto per l’appunto da Steve Allen che prima del ruolo televisivo era stato musicista e speaker radiofonico di successo. Lo show aveva molto seguito (basti pensare che è stato uno dei primi programmi al mondo ad essere trasmesso a colori) e veniva trasmesso 5 giorni alla settimana. Le riprese venivano fatte da un vecchio teatro di vaudeville (ribattezzato The Steve Allen Playhouse) al 1228 N. Vine St. a Hollywood.

Insomma erano molti gli occhi che seguirono l’entrata in scena di un ragazzo di 23 anni che venne presentato come “un ragazzo che suona lo strumento più strano al mondo : la bicicletta“. Quel ragazzo era Frank Zappa.

Tutti conosciamo Frank Zappa come compositore eccentrico e genio smisurato alla chitarra. Se non hai seguito il nostro blog, probabilmente non sai che il primo strumento musicale suonato dal genio di Baltimora non fù la chitarra, ma bensì la batteria.

Ma per capire meglio cosa successe quella sera, andiamo indietro agli inizi della carriera musicale di Frank Zappa.

Partiamo dagli inizi

Il rapporto del chitarrista italo-americano con la batteria è sempre stato uno degli argomenti più dibattuti nell’analisi del geniale compositore. La sua grande passione verso le composizioni di Edgar Varese, ed in particolare per la sua “Ionisation“, lo condusse al mondo delle percussioni e alla batteria. Già a 12 anni iniziò a prendere lezioni di rullante e a 16 anni suonò la batteria nel suo primo gruppo. Il gruppo si chiamava The Ramblers, di quell’esperienza come batterista del gruppo, anni dopo Zappa ricorderà :

“Nel 1956 stavo suonando in un gruppo di R&B delle scuole superiori chiamato Ramblers. Provavamo nel salotto del pianista, Stuart Congdon – il suo papà era un predicatore. Mi esercitavo su pentole e padelle, tenute tra le mie ginocchia come dei bongò. Alla fine ho parlato con i miei per comprare una vera batteria (di seconda mano per circa cinquanta dollari). Non entrai in possesso di questa batteria fino a una settimana prima del nostro primo concerto. Dal momento che non avevo mai imparato a coordinare mani e piedi, non ero molto bravo a mantenere il tempo con il pedale della cassa. Il capo del gruppo, Elwood “junior” Madeo, ci aveva trovato un ingaggio in un posto chiamato Uptown Hall, al quarantesimo e Mead nel distretto di Hillcrcst a San Diego. Il nostro cachet : sette dollari per l’intera band. Sulla strada per il concerto, mi ero reso conto che avevo dimenticato le mie bacchette (la mia unica coppia), e abbiamo dovuto tornare indietro attraversando la città per prenderle. Alla fine sono stato licenziato perché mi hanno detto che suonavo troppo forte i piatti. È difficile essere un batterista in allenamento, perché ci sono pochissimi appartamenti abbastanza insonorizzati da poter essere praticati”

Una rara immagine di un giovane Frank Zappa nelle vesti di batterista

L’amore artistico per Edgar Varese l’aveva portato a concentrarsi a lungo sul conflitto tra suono e rumore. Difatti nelle composizioni di Varese, frequenti erano gli episodi in cui venivano suonati strumenti non convenzionali quali incudini, sirene d’allarme e nastri magnetici.

La sera dello Steve Allen Show

Finita la scuola (diplomandosi con un voto sotto la sufficienza), Frank Zappa si dedicò interamente alla musica, dando un dispiacere ai genitori che avrebbero preferito che continuasse a studiare. Andò a vivere da solo e per questo fu osteggiato dalla sua famiglia. I suoi primi lavori furono per il cinema. La prima colonna sonora che scrisse fu a soli 21 anni per il film “The world’s greatest sinner” di Timhoty Carey. Ricordate questo dettaglio, ritornerà tra poco. 

 

Frank Zappa tentò diverse volte di partecipare allo Steve Allen Show. Mandò diversi nastri delle sue composizioni di musica jazz, ma nessuna di queste venne mai presa in considerazione. Si presentò nuovamente agli studi dello show e disse che avrebbe suonato una bicicletta e che avrebbe eseguito una sua composizione chiamata “Cyclophony”. Sorprendentemente questa volta gli venne detto che sarebbe andato in onda.

In realtà generalmente gli ospiti dello show di Steve Allen erano personaggi della musica jazz (tra i musicisti che si esibirono ci furono anche Miles Davis e Frank Rosolino), oppure personalità eccentriche del sud della California. Frank Zappa venne scelto per quest’ultima categoria.

Durante l’esibizione, il giovane Frank mostrò al divertito presentatore i vari suoni che avrebbe potuto ottenere dalla bicicletta che aveva preso in prestito da sua sorella Candy. Si presentò con un paio di bacchette ed un archetto per contrabbasso. Il carattere di Frank Zappa era ancora acerbo e reverenziale nei confronti del conduttore all’apice del successo, ma nonostante tutto Frank riuscì a convincerlo a soffiare nei manubri della bici.

 

Il conduttore sembrò molto divertito, ma nonostante ciò il primo tentativo di Frank Zappa di sfondare in tv non andò a buon fine. Purtroppo il genio di Baltimora non venne più ospitato in nessuna televisione fino al 1968.

Alla fine della sua esibizione una sua frase fece arrabbiare molto Timhoty Carey. Il regista aveva presentato il suo film solo 6 settimane prima, e Frank Zappa intervistato da Steve Allen alla domanda “per quali film hai lavorato ?”, citò il film di Carey come “il peggior film mai realizzato ed attori pessimi“. Il regista successivamente dichiarò che il giovane Frank aveva detto quelle cose per il semplice motivo d’ingraziarsi il presentatore e che alla serata di presentazione del film, Frank era così tanto agitato che era andato a sbattere la testa contro la porta a vetri.

Per Frank quella esibizione però valse molto. Per lungo tempo sui muri del suo primo studio di registrazione, la foto di lui insieme a Steve Allen era in bella vista insieme a ritagli di fumetti, un fondale simile ad una navicella spaziale, documenti per il divorzio, lettere di rifiuto di diverse case discografiche e la minaccia di ritiro della patente da parte della motorizzazione. 

Il primo studio di registrazione di Frank Zappa : lo Studio Z

 

 

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