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Bernard “Pretty” Purdie, l’hitmaker padre dell’half time shuffle

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Bernard Purdie è nato l’11 giugno 1939 a Elkton, nel Maryland. E’ stato l’undicesimo figlio nato su un totale di quindici bambini.

1946: la prima batteria e le lezioni con Leonard Hayward

Già quando aveva sei anni, il giovane Bernard inziò a percuotere dei kit improvvisati. A 14 anni acquistò il suo primo vero set di batteria e da quel momento divenne la principale fonte di sostentamento per la famiglia. I primi lavori li si deve a band country o manifestazioni  carnevalesche. Questa precoce e variegata avventura musicale permise a Purdie di “farsi strada in quasi tutti i tipi di musica, perché dovevo conoscere tutti gli stili e non ho mai avuto paura di provare qualcosa di nuovo”.

In un’intervista per “Batteria” racconta

Ero un batterista già all’età di tre anni. In realtà non impugnavo delle vere e proprie bacchette, mi divertivo nella cucina di mia madre a percuotere ogni cosa trovassi con cucchiai, forchette, mestoli. Mi attraeva tutto ciò che emetteva una suono gradevole, quando lo percuotevo. All’età di sei anni ho ricevuto la mia prima batteria giocattolo e quindi anche un paio di bacchette vere e proprie

A foraggiare la curiosità del piccolo Bernard ci sono i suoni che provengono dal suo vicino di casa: Leonard Hayward, colui che sarebbe diventato il suo futuro insegnante.

 Leonard era il batterista della Clyde Bessick Big Band e io gli facevo da roadie ogni venerdì e sabato. Aveva il brutto vizio di bere, si ubriacava spesso e io aspettavo impaziente ogni occasione per poterlo sostituire: la prima cosa che ho capito è quella che dovevo suonare per far ballare la gente, era tutto legato al ballo, niente tecnica: questa era la filosofia.

1960: Purdie si trasferisce a New York

Nel 1960 dopo aver finito il liceo, si trasferì a New York. Nella nuova città s’inserì rapidamente nel contesto musicale e suonò con (tra gli altri) Lonnie Youngblood prima di approdare al suo primo successo con King Curtis. 

1970: Purdie inizia a lavorare con Aretha Franklin

Il lavoro con King Curtis lo portò al suo lungo rapporto di lavoro con Aretha Franklin che iniziò nel 1970: questo passo portò Purdie ad iniziare una carriera senza pari. Da quel momento, Purdie divenne ospite fisso negli studi delle star di Jazz, Soul e Rock, collaborando con Paul Butterfield e Larry Coryell, Miles Davis, Hall & Oates, Al Kooper, Herbie Mann, Todd Rundgren e Cat Stevens, oltre a produrre regolarmente i suoi album da solista sotto il suo nome.

L’artista al quale sono più legato? Sicuramente Aretha Franklin per i 25 anni trascorsi insieme, ma in realtà mi sento legato a qualsiasi artista con cui ho suonato nel corso della mia vita: Steely Dan, James Brown, Roberta Flack, Cat Stevens, con il quale mi sono divertito moltissimo per due settimane in Jamaica

1976: il lavoro con gli Steely Dan ed il Purdie Shuffle

Nel 1976 con l’album “The royal scream” inizia la collaborazione in studio con gli Steely Dan. Seppur non porti particolari ricordi positivi con i membri dello storico gruppo, questi lavori lo portarono agli onori della cronaca per il suo caratteristico Purdie shuffle. Più avanti questo suo particolare groove verrà ripreso da John Bonham e da Jeff Porcaro nella celeberrima hit dei Toto “Rosanna”. 

In un’intervista per la rivista “Batteria” racconta 

Mi è piaciuto molto lavorare con gli Steely Dan perchè pagano molto bene. A parte gli scherzi sono dei veri professionisti. Perfezionisti e sono disposti a mettersi in gioco per raggiungere la perfezione. A volte hanno impiegato quattro o cinque batteristi sulla stessa traccia, ma io sono stato quello fortunato a essere scelto: evidentemente le mie takes si sono rivelate le migliori

Quanti dischi ha registrato Bernard Purdie

Quando aveva 57 anni si stimò che Purdie avesse suonato in oltre 3000 album. Non esistono dati certi e certificabili che ne possa attestare il numero sicuro (molti dischi sarebbero stati registrati da lui ma non accreditati) e su molte collaborazioni narrate dallo stesso Purdie (come la presunta collaborazione con i Beatles) aleggia ancora una forte aurea di mistero

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