Il pandeiro è un tamburo a cornice molto popolare in Brasile, al punto tale da venir descritto come strumento ufficiale di questa nazione. Il tamburo è accordabile, e lungo il bordo contiene jingle metallici (platinelas), che sono a coppa creando un tono più nitido, più secco e meno sostenuto che differenzia il pandeiro rispetto al tamburello.
La cornice è tenuta in una mano e percosso sulla pelle dall’altra mano per produrre il suono. I tipici ritmi vengono riprodotti alternando pollice, punta delle dita e palmo della mano. Molti musicisti sono soliti anche agitarlo per emettere suoni, oppure far scorrere un dito lungo la pelle per produrre un rullo.
Il Pandeiro è utilizzato in diverse forme musicali brasiliane come il samba, il choro, il coco e la capoeira. Il termine brasiliano Pandeiro deriva dalla “pandeireta” o “pandereta” di Spagna e Portogallo
Storia del Pandeiro, un tamburo che parte da molto lontano
In pieno medioevo il termine Pandeiro era precedentemente usato per descrivere un tamburo a cornice quadrata a doppia pelle, spesso con una campana all’interno. Tale strumento è ora noto con il termine adufe in Spagna e Portogallo. Questo particolare strumento deriva da uno strumento arabo o moresco precedente ancora trovato nel Nord Africa. Il termine pandeiro (pandero in asturiano) è ancora usato in alcune parti della Galizia e del Portogallo per descrivere il tamburo a forma quadrata, mentre il tamburo rotondo con jingle è noto come Pandeira in Galizia.

Successivamente alla scoperta dell’America, i primi coloni portoghesi portarono con loro anche questo strumento che ebbe rapida diffusione. Si narra che il pandeiro venne suonato durante la prima processione mai realizzatasi in Brasile, il 13 giugno del 1549 a Bahia (Corpus Christi)
Struttura del Pandeiro
La cornice del pandeiro generalmente ha un diametro compreso tra i 10″ ed 12″, anche se la misura più popolare è quella da 12″. Questa sezione è fatta in legno ed ha un’altezza compresa tra i 4 ed i 5 cm. Su questa cornice poggia la la pelle (in brasiliano “pele”) che originariamente era di capra, mentre attualmente si fa un largo uso di pelli sintetiche. Il tiraggio della pelle viene fatto attraverso dei tiranti chiamati “conjunto do esticador” e sono generalmente fatti in acciaio o latta cromati. Stesso materiale anche per i piattini posti sul fusto