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Musicisti italiani all’estero ai tempi del Coronavirus

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Il coronavirus ha fermato la musica. No, non è una canzone dei Pooh. E’ il veloce susseguirsi di concerti cancellati, talvolta anche interi tour. Un danno difficilmente calcolabile.

La Siae stima danni per 4,1 milioni di €, mentre per Assomusica l’ammontare complessivo si aggira attorno ai 10 milioni. Cifre distanti tra loro ma che probabilmente sono viste entrambe a difetto. Confindustria Cultura stima che gli spettacolo dal vivo saltati siano stati 7400, ma questo dato comprende anche i dati del teatro e altre forme di spettacolo dal vivo.

Insomma la già precaria vita del musicista è stata messa a durissima prova da questa epidemia. Ingaggi saltati e scuole di musica costrette a ripiegare su lezioni online pur di non perdere gli allievi. Che quest’ultima sia un’anteprima di quanto ci spetterà, lo scopriremo solo nei prossimi anni. 

Di certo la situazione surreale è stata ancora più particolare per i tanti musicisti italiani che vivono e lavorano all’estero. In apprensione per le sconvolgenti notizie provenienti dall’Italia, anche loro a distanza di km dalla loro terra d’origine hanno dovuto fronteggiare questi giorni folli nelle città dove oggi vivono e lavorano.

 

Sergio Bellotti
-Joe Louis Walker, Mike Stern, The Platters-
– Boston-

Federica Bernabei
-N. Kharetskaya, Triboulouca, Another Space Trio, M. Soriano-
– Rotterdam-

Luca Bertaglia
-Luca Bertaglia Mind Project, Opposite, Flare, Barabás Lőrinc, The Motor Tom-
-New York-

Francesco Ciniglio
-Wynton Marsalis, Sheila Jordan, Aaron Parks, Shai Maestro, Seamus Blake-
– Parigi-

Alessandro D’Aloia
-Mike Stern , Karen Jones , Karl Potter , Eddy Palermo, Arold Bladey, Alfredo Paixao-
– São Paulo-

 Elia De Bendictis
-Morioh Sonder, Rbsn, Open Letter-
-Berlino-

  Giorgia Di Girolamo
-Marco Siniscalco, LCC Southern Cross Pipe Band, City of Adelaide Pipe Band, Northern Suburbs Pipe Band-
-Sidney-

Moreno Maugliani

-Bravo Baboon, Valerio Scanu, Scape-
-Deventer-

Stefano Padoan
-John Canoe,MaDoh!, Michael Lukes-
-Londra-

Leggi anche quello che pensano i batteristi italiani riguardo le lezioni on-line

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